Conversano
Conversano è situata a circa 30 Km a sud di Bari, sui primi rilievi della Murgia, e sorge sul sito dell'antica città di Norba.
Le origini della città risalgono quanto meno all'età del ferro, quando le popolazioni indigene, iapige o peucezie, fondarono su una collina più alta del territorio circostante una città di nome Norba e la dotarono di possenti mura in pietra (il toponimo infatti significherebbe "città fortificata").
La felice ubicazione di Norba, probabilmente posta lungo un importante asse viario, la rese sin dall'inizio un abitato fiorente, al centro dei traffici tra le colonie magnogreche della costa e le popolazioni indigene dell'interno.
L'ampia necropoli risalente al VI secolo a.C. ha restituito infatti decine di tombe con ricchi corredi funerari, in parte di matrice ellenica.
VISITARE CONVERSANO
1. L'AREA RURALE
2. IL CENTRO ABITATO
3. ITINERARI CICLOTURISTICI
L'AREA RURALE
I laghi di Conversano
Quadro d'unione a bassa risoluzione >>
La natura carsica dell'agro di Conversano è evidente nelle numerose doline prive di inghiottitoio che contraddistinguono il territorio comunale e che a seguito di piogge abbondanti si trasformano in piccoli bacini idrici.
L'importanza di tali depositi d'acqua per l'agricoltura di un territorio altrimenti privo di acque superficiali fece sì che già in epoca romana, nei punti più bassi delle depressioni naturali, venissero costruite delle cisterne profonde fino a 12 metri, allo scopo di immagazzinare l'acqua il più a lungo possibile preservandola dall'evaporazione.
Undici di tali cisterne sono tuttora conservate e sono state sino ad epoca recente utilizzate come fonte di approvvigionamento idrico per i campi circostanti.
Il particolare habitat dei laghi risulta fondamentale per la fauna anfibia e rettile; in particolare, si riscontra la presenza del tritone italico, del rospo smeraldino e della biscia d'acqua.
Dal 1985 pertanto i laghi di Conversano sono stati dichiarati riserva naturale erpetologica. Essi inoltre costituiscono un punto di sosta per le migrazioni di diverse specie avicole, quali anatre, oche, aironi e fenicotteri.
Recentemente, l'Unione Europea ha li ha classificati come siti di interesse comunitario per per la conservazione del patrimonio naturale.
I primi due itinerari
proposti, permettono di visitare i laghi >>
Torre e rovine di Castiglione
Indicazioni Stradali dalla Masseria dei Monelli a Castiglione
Documento su Castiglione con foto (6,15 MB)
Documento su Castiglione senza foto (310 KB)
A circa 5 km dal centro cittadino in direzione sud-est, sulla cima di un colle boscoso della contrada Castiglione si staglia un'alta torre a base quadrata, probabilmente con un nucleo trecentesco e rifacimenti del tardo Cinquecento.
L'ingresso alla torre è in posizione sopraelevata e richiedeva presumibilmente un ponte levatoio; la sommità è coronata di beccatelli.
Attorno alla torre vi sono i resti di una cinta muraria con basamento megalitico che delimitava la cima del colle, dove sono emersi i resti di alcune strade, case e botteghe e i ruderi di una chiesa di impianto basilicale con abside semicircolare, della quale si ha memoria con il titolo dell'Annunziata.
Il toponimo Castiglione, associato ad un centro abitato di modeste ma non trascurabili dimensioni, ricorre infatti nei documenti dal X secolo al 1494 quando probabilmente la piccola comunità si raccolse in Conversano.
Ma il villaggio occupava in realtà il sito di un insediamento abitato almeno dall'età del bronzo e vivo in epoca romana, alla quale sembra fare riferimento l'impianto urbanistico. Secondo alcune interpretazioni, Castiglione potrebbe corrispondere alla località riportata nella Tabula Peutingeriana col toponimo Ad Veneris.
Oggi l'intera area è stata recuperata ed è tutelata insieme ai laghi di Conversano.
I primi due itinerari proposti, passano da Castiglione >>
Castello di Marchione
Indicazioni Stradali dalla Masseria dei Monelli a Castello Marchione
Si tratta in realtà di un'elegante tenuta di caccia, fatta costruire dagli Acquaviva d'Aragona in un bosco, oggi scomparso, a 6 km da Conversano, presumibilmente attorno al 1730.
L'edificio, alla cui realizzazione intervenne Vincenzo Ruffo o altri architetti di scuola vanvitelliana (mentre è dubbio il ruolo rivestito dallo stesso Vanvitelli), si presenta come una costruzione a pianta quadrata, i cui quattro vertici sono caratterizzati da tozze torri circolari in pietra.
Il piano superiore, raggiungibile mediante un'imponente scala esterna a doppia rampa, presenta in facciata un loggiato coperto.
Trasformato in masseria a metà del XIX secolo, il castello di Marchione nel 1976 è stato riconosciuto come monumento nazionale. Gli interni, oggi recuperati allo splendore originario, ospitano il ritratto di Giangirolamo II eseguito da Paolo Finoglio.
Chiesa di Santa Caterina
Individua la Chiesa di Santa Caterina su google maps
Si tratta di un piccolo edificio romanico a circa 1 km fuori dal centro abitato. La costruzione risale forse al XII secolo e probabilmente venne realizzata da alcuni monaci basiliani stabilitisi nell'area.
La principale caratteristica della chiesa è la sua pianta quadrilobata con una cupola centrale internamente emisferica racchiusa in un tiburio ottagonale, sul quale insiste un lanternino. Gli interni, in passato affrescati, si presentano ora spogli da ogni decorazione e permettono di cogliere meglio l'armoniosità dei volumi.
In assenza di documenti che ne attestino la data di edificazione, la datazione del monumento è problematica e potrebbe essere fatta risalire ad un periodo compreso tra l'XI e il primo XIV secolo.
L'adozione di una pianta così poco diffusa nell'ambito dell'architettura religiosa occidentale svelerebbe degli influssi bizantini. Essa è stata infatti messa in relazione con altri edifici religiosi realizzati nell'area tra Venosa e Canosa. Per tale ragione la chiesa di Santa Caterina è stata riconosciuta monumento nazionale.
I primi due itinerari proposti, passano dalla chiesa di S. Caterina >>
IL CENTRO ABITATO
Mappa di Conversano
Gli orari di apertura dei monumenti sono reperibili sul sito della Pro Loco
Mura Megalitiche
Nel VI secolo a.C. l'abitato di Norba raggiunse l'apice della potenza e della ricchezza. A quel tempo si fa risalire un'importante opera di fortificazione, attorno alla collina dove sorgeva la città.
Tale cinta muraria, formata da enormi blocchi di pietra locale, grandi fino a un metro cubo, è in parte conservata. In molti tratti essa è stata inglobata nelle costruzioni successive, ma talvolta emerge per qualche metro dal tessuto murario ordinario.
Il Castello
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Per visitare il Castello consigliamo di parcheggiare la propria auto in Viale degli Eroi o in Via Adua nei pressi del Liceo Scientifico "S.Simone".
Sorge sul punto più alto dell'acropoli cittadina, in una posizione in grado di dominare l'intero territorio circostante fino al mare e delimita l'antico largo della Corte, un'ampia piazza dalla forma irregolare da sempre fulcro della vita politica locale.
Del castello, che si presenta oggi come una cittadella in pietra costituita da edifici appartenenti a diverse epoche e gusti architettonici, si può apprezzare ora l'aspetto inespugnabile, ora la raffinatezza degli ambienti signorili più tardi.
Esso è stato residenza dei conti di Conversano per quasi sette secoli, sin da epoca normanna.
Tuttavia la sua storia è ben più antica: probabilmente già al tempo della guerra greco-gotica (VI secolo d.C.) sullo stesso luogo sorgeva un edificio di difesa che inglobava un tratto delle mura megalitiche dell'antica città di Norba.
Attualmente il castello è solo parzialmente acquisito al patrimonio comunale, mentre alcune ali - inclusa la camera nuziale decorata con le scene dell'Antico Testamento di Paolo Finoglio - sono tuttora proprietà private.
Nell'area pubblica dell'edificio ha oggi sede la Pinacoteca civica che espone le grandi tele del ciclo della Gerusalemme Liberata sempre opera del Finoglio.
Il primo degli itinerari proposti, passa dal Castello >>
La Cattedrale
Mappa delle chiese presenti nel centro storico
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Per visitare la Cattedrale consigliamo di parcheggiare la propria auto in Viale degli Eroi o in Via Adua nei pressi del Liceo Scientifico "S.Simone".
Dedicata a Santa Maria Assunta, sorge anch'essa sull'acropoli cittadina, ben all'interno delle antiche mura megalitiche, e presenta i suoi quattro lati completamente isolati dalle costruzioni circostanti.
Le origini dell'edificio attuale sono databili presumibilmente alla fine dell'XI secolo, quando si avviò la riedificazione della cattedrale sullo stesso luogo dove sorgeva una chiesa precedente, probabile riadattamento di un edificio di culto precristiano.
Nel periodo barocco, gli interni della chiesa furono radicalmente trasformati secondo il gusto dell'epoca: le pareti interne furono coperte di stucchi, il soffitto fu ribassato e dipinto con immagini sacre e motivi ad arabeschi, ulteriori altari alterarono la scansione degli spazi nelle navate laterali.
A seguito delle ingenti distruzioni generate nel 1911 dall'incendio che distrusse completamente gli interni della chiesa, la cattedrale fu riportata nel 1926 alla bellezza delle linee dell'originale tempio romanico.
Lo stile architettonico attuale segue i canoni del romanico pugliese, con una pianta a croce patibulata, ossia a T, e le absidi rivolte a oriente.
La facciata a capanna è tripartita da lesene e caratterizzata nella parte superiore da un rosone quattrocentesco a dodici raggi e doppia cornice, e ai lati di questo, da due oculi più piccoli.
Lungo la facciata si aprono tre portali: quello centrale presenta una ricca decorazione scultorea con due leoni stilofori che reggono idealmente un protiro a timpano.
All'interno, le tre navate, munite di matronei, corrispondono alle tre absidi semicircolari del presbiterio.
Un affresco quattrocentesco di scuola pisana ricopre l'intera abside sinistra. Ai lati delle navate si aprono degli archi ciechi dove hanno sede, tra gli altri decori, i due più importanti arredi scampati alle distruzioni dell'incendio del 1911: un crocifisso ligneo del XV secolo e l'icona della Madonna della Fonte, protettrice della città.
Il primo degli itinerari proposti, parte dalla Cattedrale >>
Monastero di San Benedetto
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Per visitare il Monastero di San Benedetto consigliamo di parcheggiare la propria auto in Viale degli Eroi o in Via Adua nei pressi del Liceo Scientifico "S.Simone".
Il complesso monastico occupa una vasta porzione del centro storico all'interno delle mura megalitiche, delle quali ingloba ampi tratti.
La chiesa conserva una parte della cinta muraria dell'XI secolo.Il monumentale ingresso laterale, del 1658, presenta una coppia di leoni su cui si innestano due colonne corinzie e un protiro riccamente decorato.
In corrispondenza dell'ingresso laterale si erge un campanile barocco la cui sommità è ricoperta di maioliche bicrome.
Le stesse maioliche rivestono la cupola che si apre sulla navata centrale. L'interno a tre navate è oggi un'aula di forma rettangolare impreziosita da decorazioni barocche: l'abside fu eliminato nel XVI secolo per favorire la costruzione di grande altare centrale.
Tra gli altari laterali, quelli di San Benedetto e San Biagio conservano due tele di Paolo Finoglio. Altre opere sono attribuite a Carlo Rosa e Nicola Gliri. Sotto la chiesa si apre una cripta dell'XI secolo dedicata a San Mauro con due navate e archi a sesto tondo.
Il chiostro medievale, risalente ai secoli XI-XIII, ha forma trapezoidale. Le colonne binate che reggono il portico hanno capitelli in pietra intagliata. Parte del complesso monastico ospita attualmente il museo civico archeologico.
Il primo degli itinerari proposti, passa dal Monastero S. Benedetto >>
ITINERARI CICLO TURISTICI
Percorso dei laghi: itinerario che partendo dal parcheggio nei pressi della scuola media Donato Forlani, permette di visitare l'agro conversanese in tutta la sua interezza, percorrendo le mansuete strade vicinali, poco frequentate dal traffico motorizzato.
Il percorso completo è di 49 Km, percorrenza non impossibile per ciclisti allenati, ma eccessiva per il cosiddetto ciclista della domenica, per questo sono previsti itinerari più brevi, di seguito in questa pagina, ed è previsto l'uso di supporti cartografici che permettono di accorciare l'itinerario a proprio piacimento, nella fattispecie parliamo della classica mappa stampata che è possibile scaricare e stampare in formato A3: mappa
Ovviamente si è pensato di realizzare anche il road book (insieme di indicazioni stradali riportate in una tabella).
Di seguito gli itinerari:
Il primo con partenza dalla Cattedrale di Conversano e percorrenza di 19,5 Km passa dal Monastero di San Benedetto, dal Castello Aragonese, dai pozzi di Terra Rossa, dalla chiesa di Santa Caterina, dai laghi San Vito, Vignola e Castiglione, per poi riportarvi al punto di partenza.
Road book: italiano - english
Il secondo è il percorso dei laghi che nella versione completa (49 Km) passa da tutti i laghi, dall'area archeologica di Castiglione e dalla gravina di Monsignore.
Road book: italiano
Il terzo di lunga percorrenza (73 Km) con partenza da Bari P.za del Ferrarese e arrivo a Mola di Bari, con tappa intermedia a Conversano.
Quest'ultimo realizzato dall'APT (Azienda di Promozione Turistica) in collaborazione con l'associazione Ruotalibera.
Itinerario Cicloturistico che puo' essere intercettato, partendo dalla Masseria dei Monelli, in qualsiasi punto compreso tra 13 e 18:
Itinerario - Scheda
SITI WEB CONSIGLIATI
SitoWeb Comunale
Pro Loco
Coop. Armida
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